"Quantificare in maniera corretta i sesso-dipendenti è praticamente impossibile, perché ancora non sono stati definiti con chiarezza i contorni della patologia. Si tratta, ad oggi, di parametri non misurabili". così il duro commento di Emmanuele A. Jannini (il docente di sessuologia medica che fotografò il punto G) alle ultime boutade sulla dipendenza da sesso degli italiani. "Basta con la sessuologia basata sulle opinioni, se non c'è una seria ricerca scientifica, non c'è nemmeno la credibilità" conclude il pofessore.
in attesa di studi seri ed approfonditi, quello che emerge dalla ricerca della Siipac (società italiana di intervento sulle patologie compulsive) è che in campo sessuale la dipendenza si sviluppa in 3 fasi progressive.
prima fase: si comincia col masturbarsi in modo ossessivo, passando al sesso per telefono fino al feticismo.
seconda fase: si susseguono le telefonate oscene a persone sconosciute, l'esibizionismo, il voyeurismo fino alle molestie sessuali sul luogo di lavoro.
terza fase: sesso con minorenni, sesso con adulti sotto effetto di droghe o colpiti da handicap, per arrivare infine al sesso con pazienti o dipendenti.
ci sono già dei prodromi per la "disintossicazione": la terapia prevede l'assoluta astinenza dal sesso per almeno 90 giorni e poi un lungo e approfondito lavoro di analisi assieme ai terapeuti.
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