alla ricerca della verità

martedì 16 giugno 2009

REFERENDUM istruzioni per l'uso

il 21 e 22 giugno siamo chiamati a votare per il referendum elettorale; la politica scommette sul fatto che non andrai a votare.
che andrai al mare...

i primi due quesiti stabiliscono che il partito che ottiene più voti degli altri possa governare da solo, senza subire ricatti. E che si trovi di fronte un’opposizione grande, unita, coerente.

E’ quello che succede nelle grandi democrazie. Si chiama bipartitismo. Ma ve lo immaginate Obama che va in televisione a dire che non potrà fare una grande riforma perché un alleato di governo minaccia di farlo cadere? Oggi la politica perde gran parte del tempo nelle beghe interne alla coalizione, piuttosto che occuparsi dei problemi del paese e l’opposizione si frantuma nel tentativo reciproco dei partiti di rubarsi a vicenda qualche voto.

il terzo quesito riguarda le candidature multiple. Quel meccanismo per cui i big si candidano in tutte le circoscrizioni e scelgono loro, dopo le elezioni, quali dei trombati nominare al proprio posto. Nello scorso parlamento i trombati ripescati sono stati più di un terzo dell’intero parlamento.
 
...molti politici ti dicono che è un referendum inutile. altri che tutti i referendum sono inutili.
ti sei mai chiesto perché di questo referendum si parla così poco? del perché nessuno ti spieghi esattamente di cosa si tratta? del perché, in questi mesi chi ha promosso questo referendum è apparso così poco nelle trasmissioni televisive? é molto semplice: perché se non sai che ci sarà un referendum e se non sai di che cosa si tratta, è molto più probabile che tu non vada a votare.
e tutto resterà come prima!

mercoledì 10 giugno 2009

risparmi azzardati

"Ed essere dirigente non significa semplicemente far quadrare i bi­lanci, ma pure avere la capacità di intuire in anticipo i danni di certe scelte, in apparenza rispar­miose".
Alberto Costa

domenica 7 giugno 2009

elezioni provinciali ed europee 2009

secondo giorno di votazioni.
oggi le urne sono aperte dalle 7:00 alle 22:00.
è d'obbligo ricordare, anche se nessuno s'è premurato di dirlo a voce alta in questi giorni, che è possibile recarsi al seggio e rifiutarsi di ritirare la scheda elettorale per la provincia o quella per il parlamento europeo o entrambe.
questa opzione è un diritto del cittadino ed esercitarla è ben diverso dal non recarsi alle urne; è un gesto di protesta lecito verso un'istituzione che si ritiene inutile o superflua.