alla ricerca della verità

martedì 9 settembre 2008

Internet fa più paura del Cern

domani entrerà in funzione il nuovo acceleratore LHC del Cern di Ginevra. da un esposto di Walter L.Wagner e Luis Rancho sono state sollevate false paure sulla possibile creazione di buchi neri che “potrebbero mangiarsi la Terra”.
Processi del genere -spiega Michelangelo Mangano che ha fatto parte della commissione che ha preparato il rapporto sulla sicurezza dell'acceleratore- avvengono ogni giorno in natura quando i raggi cosmici piovono sulla Terra e non succede mai nulla. Inoltre la creazione di buchi neri è solo un’ipotesi della teoria ma non è detto che si creino. Tuttavia, nel caso in cui si generassero questi avranno un tempo di vita inferiore al secondo e svaniranno subito senza avere il tempo di interagire con la materia circostante”.
per la prima volta la paura circa i pericoli insiti nella scienza non è più legata soltanto alla biologia (OGM e clonazione ) ma si estende alla fisica. “purtroppo il filo che le lega è sempre lo stesso; cioè la non conoscenza e talvolta l’intenzione a costruire una critica indipendentemente dal rispetto della corretta informazione scientifica. Poi Internet fa il resto e la paura si diffonde e si amplifica e molti cadono nella rete delle false parole generate con intenti ben lontani dalla verità scientifica” afferma l’articolista del corriere Giovanni Caprara.

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