alla ricerca della verità

mercoledì 4 agosto 2010

MM linea2 fermata Assago

04.08.10: la linea verde si è arenata (di Ilaria Carra)

se i tempi fossero stati rispettati sarebbe operativo già da 3 anni, ma ad oggi il prolungamento della linea verde del metrò da Famagosta ad Assago non solo è ancora un cantiere, rischia anche un ulteriore rinvio: i lavori, cominciati nel 2003 e inizialmente da chiudersi entro il 2006, dopo un paio di slittamenti (la scadenza del 2008 è presto diventata 2009), potrebbero terminare non prima del 2011. quasi 5 chilometri di binari, 2 fermate - Milanofiori Nord e Milanofiori Forum - e circa 6.000 passeggeri l’ora che in una manciata di minuti avrebbero un’alternativa al traffico per raggiungere la città.

i lavori procedono con il contagocce per usare un eufemismo: consegnati il bivio di Sant’Ambrogio e le opere civili - 2 stazioni, ancora da completare, ferme da 1 anno, gallerie e quasi tutti i binari - manca tutta la finitura, quindi saldatura dei binari, impiantistica e linea aerea, oltre alla risoluzione di un problema con l’interfaccia Atm al nodo di Famagosta segnalato dall’impresa costruttrice, la Salini-Locatelli, e al completamento della passerella che da mesi è sospesa tra il Forum e la futura fermata (che MM assicura tra 1 mese). tutte opere per cui non si può però aggiudicare la gara del terzo appalto (già svolta) senza copertura finanziaria.

il guaio, infatti, è che i soldi previsti nel 2000 dall’accordo di programma, circa 70 milioni di cui il 40% dal ministero delle Infrastrutture, il 30% dal Comune di Assago (per lo più dai privati) e il resto diviso tra Regione, Provincia e Comune di Milano, non bastano: sono già stati spesi circa 67 milioni (i lavori sono arrivati a circa l’80% di avanzamento) ma per completare l’opera, secondo Metropolitana milanese, mancano all’appello oltre 18 milioni. «Una volta trovati servono 10 mesi di lavori», assicura MM.

soldi che però a oggi non ci sono. 18 milioni spesi in corsa per opere integrative, a sentire le parti. 2 cavalcavia per conto di Assago (che però incidono solo per circa l’1% del totale), un esproprio “costoso” a Cantalupa per farci un’area verde, bonifiche militari, un contenzioso con l’impresa costruttrice Salini-Locatelli, biglietterie elettroniche e un telecomando per gli scambi sui binari di Atm (circa 3 milioni) e l’adeguamento al nuovo sistema di elettrificazione della linea due: 37 nuove voci per cui i soldi sono finiti anzitempo.

un bel guaio. per i cittadini, di Assago e di Milano, che da anni aspettano l’unico collegamento che allevi il traffico su Famagosta e piazzale Abbiategrasso. per il Forum, con i suoi migliaia di visitatori. e, soprattutto, per il quartiere residenziale-terziario ad Assago, il complesso Milanofiori nord della famiglia Cabassi, quasi finito ma ancora privo di collegamento con la città, con la maggior parte dei negozi già affittata, le case pronte a marzo 2010 e grandi spazi commerciali (Carrefour, Il Gigante, Unieuro e Leroy Merlin) già aperti, oltre al centro benessere Virgin e al cinema multisala Uci. ma il metrò è ancora lontano.

un danno al valore di mercato dell’affare, meno appetibile senza collegamento. nonché una beffa: Milanofiori 2000, che fa capo ai Cabassi, è il principale finanziatore privato dell’opera (con altri privati come Unipol e il vecchio Consorzio Milanofiori oggi Centro direzionale), con 12,5 milioni (su 14 previsti) già sborsati. «Abbiamo sollecitato più volte il rispetto dei tempi - commenta con irritazione la società - il ritardo di anni ci sta causando forti disagi».

visti i ritardi, qualcuno, come le assicurazioni Aurora, si è già sottratto all’impegno e il Comune di Assago teme che il fuggi fuggi degli investitori possa estendersi. per questo occorre accelerare il passo. «L’attivazione della metropolitana è una priorità per Assago - commenta Alessandra Tripodi, commissario prefettizio subentrato nel 2008 in Comune dopo una bufera politica che ha portato alle dimissioni anticipate dell’ex sindaco, Domenico Raimondo -. Per questo ho scritto agli enti coinvolti per affrontare al più presto la questione».

la riunione per trovare i fondi aggiuntivi dovrebbe svolgersi in Provincia tra una decina di giorni, il 12 o il 13. Milano e Assago assicurano entrambi la disponibilità, lo stesso la Provincia, garantisce l’assessore ai Trasporti, Paolo Matteucci, anche se la tornata elettorale in Provincia alle porte potrebbe tardare la pratica. occorre fare presto: il Cipe, che darebbe 3 milioni in più, aspetta di vedere le mosse degli enti locali prima di fare la sua parte.

tratto da repubblica.it

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