alla ricerca della verità

lunedì 18 giugno 2007

A lavorare! Andate a lavorare!

"Circa cento persone, per la maggior parte giovani della Comunità ebraica, stanno protestando sotto casa di Herich Priebke, contro il provvedimento emesso in suo favore che gli consente di lasciare gli arresti domiciliari per andare a lavorare" (da www.corriere.it).
Appresa così, la notizia istintivamente non può che indignare: il feroce capitano nazista delle SS responsabile della strage delle Fosse Ardeatine è libero di prepararsi il cestino del pranzo, riordinare la cartella e lasciare la sua abitazione per recarsi al lavoro in motorino.
A pensarci su un attimo però ci sono almeno un paio di cose che non mi quadrano:
1) Priebke non è ne uno scolaretto di 6 anni ne uno stagista 25enne... di anni ne ha ben 93!
2) Ad assumerlo presso il suo studio legale è stato il suo avvocato (e chi mai lo avrebbe assunto sennò!)
Ne deduco che:
1) Per un 93enne che probabilmente ha un'idea già molto vaga di cosa sia una fotocopiatrice (figuriamoci un PC...) dover iniziare a lavorare piuttosto che rincoglionirsi di soap opera davanti alla TV sia una tortura più che un premio
2) Con le difficoltà che incontrano i neo laureati in legge a trovare uno studio per iniziare il praticantato (ovviamente gratis) l'assunzione del loro potenziale bisnonno suona davvero di presa per il culo!
Quindi più che la Comunità Ebraica ad essere veramente incazzati neri dovrebbero essere i giovani stagisti&precari...

1 commento:

Anonimo ha detto...

gli hanno revocato la libertà, BASTARDI!!!