Mele: "e l'Hotel Flora, in via Veneto, è un po' come fosse casa mia. ci ho vissuto a lungo. con l'albergo, in realtà, avevo una semplice convenzione: fanno così tutti i parlamentari, mi pare, quelli che non sono romani e che perciò hanno bisogno di un tetto per svolgere il loro lavoro nella Capitale durante la settimana. pagavo 220 euro a notte, se ricordo bene. duecentoventi euro, per chi conosce Roma e i suoi prezzi, non sono un'enormità. e poi, guardate, non devo mica sentirmi in colpa se faccio una vita a quattro o cinque stelle: perché io lavoro tanto, mi faccio un culo così...".
la moglie aspetta una figlia e il padre soffre di cuore, ma a parlare é sua madre Cecilia: "io lo so che è stata una cosa da uomini... anche se lui, Cosimo, mi ha giurato che a Roma gli hanno fatto una trappola. ma è chiaro che io non ci credo... l'importante, però, è andare avanti. Tutti insieme. noi siamo una bella famiglia, sapete, brave persone".
la signora Cecilia è una donna semplice e genuina, lo si evince dal saluto con cui si congeda dall'intervistatore: "e poi la volete proprio sapere una cosa? se lascia la politica, mi fa un favore. quel mondo non mi piace".
perchè i figli non danno mai retta ai propri genitori? Mele ascolta tua madre.
1 commento:
"Noi siamo una bella famiglia, sapete, brave persone".. sì, come no. Quell'infame di Mele che già si era fatto beccare al casinò coi soldi delle tangenti. Mi fa schifo lui e la sua famiglia che lo difende.
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