la prima prova dello slam è alle porte e gli organizzatori dell'Australian Open cominciano a far parlare di sè ancor prima che i giocatori (e le giocatrici) scendano in campo. nessuna esclusione o forfait d'eccezione, nessuna rivoluzione alle regole del gioco, semplicemente la riscrizione di alcune norme, quelle sull'abbigliamento, delle tenniste.
"basta con i mini abiti della Sharapova, con i completini della francese Cornet più adatti al Moulin Rouge, anzi a Pigalle, che a una competizione sportiva. il tennis invita tutti alla marcia indietro: lo sport è sano eccesso, non perversione. per questo le tenniste troppo sexy verranno multate e invitate a ricoprirsi. i nuovi guardiani dello sport non transigono: ci vuole rigore, non fremiti extra-sportivi. il corpo è importante, ma è solo un mezzo per arrivare al risultato, non può essere al centro di tutto. e certe bretelline perché cedono sul più bello? e perché certi top chiazzati di sudore sono molto più di un'allusione?" (fonte: repubblica.it)
agli amanti del tennis non resta che immaginare la delusione di Gianni Clerici.
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