alla ricerca della verità

mercoledì 5 settembre 2007

si incomincia a parlarne

ROMA, 4 settembre (Reuters) - Ha anche un inno ufficiale, in stile rap'n'rock, il V-Day che sabato prossimo mobiliterà le piazze di almeno 180 città italiane, per una protesta contro i "politici corrotti" lanciata da Beppe Grillo, l'attore ligure che da anni è diventato una sorta di "guru" per migliaia di persone che lo seguono anche attraverso il suo blog, il più letto d'Italia.
"Al V-Day ci sei o non ci sei, serve una nuova soluzione, c'è troppa corruzione", dice la canzone scritta dal cantautore Leo Pari e diffusa per ora via web. Su un sottofondo di rock "militante", Pari canta "contro l'Italia che affonda" e avverte: "questo è un invito, alzate tutti il dito medio".
Perché, come spiega lo stesso Grillo, V-Day sta proprio per Vaffanculo-Day, giorno del "vaffanculo", indirizzato prima di tutto ai parlamentari giudicati o condannati in via definitiva per vari reati ma ancora saldi sui loro seggi ("onorevole, onorevole, questo è disdicevole"), ma anche "contro l'Italia che affonda". Insomma, una protesta di piazza contro quella "Casta" politica al centro del libro-best seller di due giornalisti del Corriere della Sera.

MANIFESTAZIONI IN 180 CITTA' Sul sito beppegrillo.it, che ha anche una versione inglese e che secondo Techonorati - sorta di "misuratore" della popolarità dei blog - è il 13esimo diario web più letto al mondo, a quattro giorni dalla manifestazione sono 180 le città grandi e piccole d'Italia dove i Grillo-fans hanno in programma iniziative. E sono oltre 188mila le persone che si sono registrate online per partecipare, anche se non si sa in quanti abbiamo contributo inviando denaro a un conto personale di Beppe Grillo presso la Banca Popolare Etica.
In programma, concerti, proiezioni, animazioni, ma anche la raccolta di firme a sostegno di una legge di iniziativa popolare per escludere dal Parlamento chi sia stato eletto già due volte e chi sia stato condannato con sentenza definitiva o abbia patteggiato una pena.
La scelta della data è fortemente simbolica: l'8 settembre del 1943 fu annunciato l'armistizio dell'Italia con le potenze alleate. L'Italia non usciva però dalla guerra: i Savoia fuggirono verso il sud, lasciando Roma e l'Italia centro-settentrionale in mano ai tedeschi, divenuti nemici. Una disfatta, dunque.

TRA D-DAY e "V PER VENDETTA" "Il giorno della disfatta nostra - dice Beppe Grillo nella canzone - ma ora sarà il giorno della disfatta loro", cioè dei politici corrotti. E nel calderone del V-Day, per esplicita citazione grilliana, finisce anche il D-Day, cioè lo sbarco degli alleati in Normandia del giugno 1944. Ma anche un fortunato film del 2005, "V per Vendetta", basato su un fumetto inglese degli anni 80 che ipotizza una Londra dominata da un governo fascista e il cui claim recita: "Il popolo non dovrebbe temere il proprio governo. I governi dovrebbero temere il popolo". Frase presa in prestito in realtà non da un demagogo populista, ma adatta da un discorso del terzo presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson.
I sostenitori del V-Day che si iscrivono sul sito di Grillo stanno lasciando anche brevi messaggi, e molti di quelli che compaiono sembrano dichiaratamente anti-politici.
"Mandiamoli tutti affa... e poi a lavorare", scrive Omar Grigolone. "Black Block" invece incita: "Fiamme al Parlamento!", mentre "Luana la puttana" scrive: "Basta ai puttanieri cocainomani in Parlamento". "Via i rumeni, i Roma e i politici che non si preoccupano affatto del popolo", dice un navigatore che si firma Andrea De Luisi.
Ma ci sono anche le rivedicazioni generazionali, come l'associazione Omega che invoca: "Ricominciamo dai giovani" , e anche chi esprime una protesta più pacata: "Riportiamo l'Italia ad essere degna del nome che porta! E voi del Palazzo fate qualcosa!?", dice Daniele Orlandini.
Una protesta, quella del V-Day, che sembra non essere catalogabile né a sinistra né a destra, tant'è vero che i partiti politici finora hanno mostrato in gran parte indifferenza o fastidio per l'iniziativa di Grillo, che nei mesi scorsi ha criticato il Partito Democratico ("sono degli avatar di Second Life") e la candidatura del "povero Veltroni" alla sua guida.
Per qualche commentatore, quella di sabato prossimo può anche essere una prova generale di una "discesa in campo" direttamente politica di Grillo. Nei mesi scorsi un mensile politico, "Formiche", gli ha dedicato la copertina, con diversi interventi di esperti.
Il suo blog, per esempio, oltre a contenere riflessioni e invettive, e a funzionare da negozio online per i suoi spettacoli, i libri e i dvd, è anche il punto di raccordo dei suoi "Meetup", degli "Amici di Beppe Grillo", comitati locali presenti già in decine e decine di località italiane e anche all'estero. Comitati che rilanciano a livello cittadino le iniziative nazionali, ma anche che agiscono con una certa autonomia, su temi che vanno dalla corruzione alla difesa dell'ambiente, e che contano in diversi casi centinaia di aderenti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Finalmente, ascolta la voce...