alla ricerca della verità

giovedì 4 gennaio 2007

cambiamenti climatici

col 2006 si chiude il sesto anno più caldo dal 1880 (con 0,52 gradi di temperatura media globale superiore alla temperatura media del secolo), nonché il sesto anno all'insegna dell'innalzamento delle temperature.
la situazione è allarmante (secondo gli esperti del Noaa -agenzia statunitense che si occupa del monitoraggio delle temperature in atmosfera e della situazione degli oceani- ed il Servizio Meteorologico Britannico): l'emisfero nord del pianeta è stato leggermente più caldo di quello sud e gli oceani sono stati più caldi dei continenti. il maggior riscaldamento si è verificato nell'area artica, nel nord america (in particolare nel Canada), nord europa e nella parte più continentale dell'asia centrale. inoltre l'estensione dei ghiacciai polari artici continua a ridursi al ritmo del 9% per decennio.
per quanto riguarda le precipitazioni va rilevato che il 2006 è stato un anno globalmente molto piovoso, tra i più piovosi degli ultimi 50 anni, ma con una distribuzione alquanto disomogenea. particolarmente piovose sono risultate le aree del centro e sud america (in particolare la zona nord occidentale) l'India ed il sud est asiatico e l'africa meridionale. di contro, piogge scarse si sono registrate nel nord america, su parte della Groenlandia, su gran parte del mediterraneo, in quasi tutta l'asia centrale continentale, in parte del sud america (leggasi Argentina) e, infine, in quasi tutta l'Australia.

tra gli eventi climatici estremi del 2006 vanno citati:

  • l'eccezionale ondata di freddo che ha colpito la Russia e la Siberia in gennaio;
  • la forte siccità da gennaio a marzo dell'Amazzonia che ha prodotto “minime di portata” nel Rio delle Amazzoni;
  • l'eccezionale ondata di calore primaverile e la prolungata siccità che ha colpito l'Australia;
  • le anomalie del monsone indiano che è cominciato in anticipo (maggio 2006) e si è esteso fino alla fine di agosto producendo alluvioni continue in India, Bangladesh e Cina (zona meridionale);
  • il record della temperatura di luglio nell'europa centrale;
  • l'eccezionale ondata di calore dell'estate in California con 140 morti;
  • l'autunno di caldo record nell'europa centrale ed occidentale;
  • le alluvioni nel Niger e in Algeria con 100.000 persone senza casa;
  • l'eccezionale siccità dell'Afghanistan e di parte della Cina, con circa 20 milioni di profughi;
  • l'eccezionale intensità dei tifoni sul pacifico occidentale che hanno colpito soprattutto la Cina (orientale) e le Filippine, dove si sono avuti complessivamente più di 1.500 morti.
PER IL 2007 NON SI PREVEDONO CAMBIAMENTI.
il Servizio Meteorologico Britannico ha emesso il bollettino delle previsioni meteo a lunga scadenza che lascia poche speranze:
l'inverno (da dicembre '06 a febbraio '07) sarà particolarmente caldo nell'europa occidentale e nella parte occidentale dell'area mediterranea. viceversa sarà più freddo del normale nella parte orientale dell'area mediterranea e nel vicino oriente. piogge estese ed al di sopra della norma colpiranno il nord europa e i balcani, mentre gran parte della Spagna e tutta la sponda sud del mediterraneo andranno incontro a siccità.
l'inizio della primavera, invece, si prospetta piuttosto freddina e piovosa per l'Italia e tutta l'area mediterranea orientale.

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