"Il governo ha preso una posizione finale sull'ampliamento della base americana a Vicenza e su questo non c'è nessuna osservazione da fare". (Romano Prodi)
forse la parola spetta ai cittadini, dato che il governo DOVREBBE ESSERE la rappresentazione del volere del popolo che lo elegge:
"Oltre ad essere vicentina sono italiana. E credo di essermi sentita felice di essere tale, solo quest’estate, per una coppa che tra l’altro, mica ho vinto io.
E oggi mi fa schifo la parola patria/nazione. Perchè perVicenza nè il comune, nè la regione e figuriamoci lo stato, ha dato ascolto a tutti quelli che gridavano per il no, a quelli che manifestavano, a quelli che argomentavano. A quelli contrari all’mpliamento con relativo aereoporto della già esistente base militare USA, "Ederle"
Parte di noi vicentini è contraria all’ampliamento della base militare Usa. Sto parlando del caso "Dal Molin". Probabilmente la maggioranza della popolazione è contraria.
Ma gli americani, e molti politici italiani, hanno toccato un punto che a tutta questa provincia interessa.
Il lavoro...e poi come non parlare dei soldi? Gli Usa hanno affermato che se non fosse stato dato loro il territorio richiesto, quello di demanio militare, si sarebbero trasferiti in Germania, chiudendo la caserma Ederle. Se gli americani se ne fossero andati, avrebbero portato via tanti di quei posti di lavoro..Figuriamoci. Chiudono una base militare, e tutti gli italiani che ci lavorano dentro?
Giusta preoccupazione.. se non fosse che in Italia esiste una legge che tutela i dipendenti delle basi militari. Bastava ragionare attorno a ciò per capire che si poteva trovare un’altra soluzione.(...)
Non importa che sopra la nostra testa voleranno aerei su aerei militari e che diverremmo ancor più un punto di attacco per il terrorismo.
Come dite? Ora lo siamo già? Beh non mi sembra che un aereoporto militare sistemerà le cose.
Sono schifata ed arrabbiata per come è stata gestito il caso dal nostro governo. Su come abbiano tentato di farci digerire una decisione presa con una leggerezza offensiva, sul come abbiano tentato di farci pensare che i posti di lavoro da noi, vengano tutelati.
Dov’erano questi politicanti quando le industrie orafe e tessili, chiudevano o delocalizzavano? Nessuno ha alzato la testa. Eppure erano parte integrante della ricchezza del vicentino.
Però per farci restare servili di fronte agli Usa, ci dicono che lo fanno anche per il nostro posto di lavoro?
L’unica cosa che c’entra qui sono i soldi.
Ma quelli non si possono mangiare". (S. di Vicenza)
Nessun commento:
Posta un commento