alla ricerca della verità

mercoledì 24 gennaio 2007

l'incorreggibile George

George W. Bush si presenta davanti al Congresso Usa per il suo penultimo discorso sullo stato dell'Unione. chiede di dare "una possibilità al mio piano. Possiamo ancora vincere, se restiamo uniti".
"Per vincere dobbiamo portare la lotta in casa del nemico, dobbiamo giocare d'attacco, essere sempre all'offensiva –continua Bush- l'America è un paese in guerra". la lista dei nemici parte da Al Zarqawi e Osama Bin Laden e include anche il regime di Teheran che "finanzia e fornisce armi a terroristi come Hezbollah".

Bush insiste, nessun ritiro (la nuova strategia prevede l’invio di ulteriori truppe). i repubblicani, e nemmeno tutti, applaudono. immobili i democratici. ma Bush non si scoraggia: "possiamo andare avanti con fiducia perché lo Stato della nostra Unione è forte, perché la nostra causa nel mondo è giusta, e questa notte la nostra causa va avanti".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

BUSH DEMENTE!!!!!!!!!!!

CIAO ANI3!!!
VI OFFENDETE SE VI DICO KE IL BORDEAUX/MARRONE QUI A LATO è BRUTTINO?! IO PROPONGO UN ARANCIO COME LE VOSTRE ZAMPE E COME 'PUBBLICA COMMENTO'.
1 BACIO QUAK QUAK!

leone ha detto...

come un bambino dispettoso, solo contro tutti.
se non avesse in mano una potenza militare invidiabile farebbe quasi pena.