sempre più persone in cerca di un impiego, di fronte una proposta insoddisfacente, preferiscono dire: “No, grazie”. i numeri dicono 1 italiano su 10 e sono soprattutto gli under 30.
per di più è la paga a incidere sulla decisione: 4 su 10 di quelli che respingono al mittente la proposta, lo fa a causa di una retribuzione ritenuta inferiore alle attese. ma a pesare spesso sono anche la tipologia del contratto proposto e l’orario di lavoro previsto dall’impiego che si considera non adeguato alle proprie esigenze (questo aspetto conta specialmente per le donne).
sorprende che la quota di laureati che rifiuta un’offerta è simile a quella dei diplomati, rispettivamente dell’11,5% e dell’11,3%. i motivi però sono molto differenti: se ai diplomati preme soprattutto la retribuzione, i laureati sembrano mettere in conto una paga inferiore ai valori di mercato ma sono meno disposti ad accettare un sottoinquadramento.
ma quanto si aspettano i “delusi” del mercato del lavoro in termini di retribuzione?
in media, chi è alla ricerca di un lavoro pretende un minimo di 1.058 euro al mese, ovvero il 16% in meno della media della retribuzione del campione degli occupati (1.223 euro).
nel caso di un laureato, quest'ultimo darebbe la sua disponibilità per un impiego in cambio di una retribuzione mensile pari a 1.137 euro. ovvero un salario inferiore del 31% rispetto a quello percepito mensilmente dai lavoratori dipendenti full-time con lo stesso livello di istruzione.
4 commenti:
chissà come mai questo studio non mi sorprende affatto...
...sarà perchè ci sfruttano?
o ci sverdurano?
non so, ma io sento un ceppo di banane nel culo!
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