Dopo tanti tira e molla, tanti "ma si ricontiamo!" e tanti altri "ricontare ora è una cosa ridicola", dopo il solito valzer all'italiana e tarantella alla pugliese si credeva di essere giunti a una conclusione della vicenda. Un campione delle schede va ricontato per stabilire se in effetti si sono verificate irregolarità. Decisione più o meno condivisibile ma perlomeno una decisione. E invece...
Le schede elettorali di 21 sezioni di Legnano non possono essere consegnate perché sono marce e infestate dai topi per colpa di un allagamento.Le schede richieste, infatti, non sarebbero più consultabili per colpa dei numerosi temporali che si sono abbattuti su Legnano l'estate scorsa e che hanno mandato in tilt le fognature. Quest'ultime avrebbero straripato allagando l'archivio dove erano custodite.
A questo proposito il presidente della Giunta, Donato Bruno di Forza Italia, ha ricevuto una lettera dal dirigente del Tribunale di Milano: "Sia le schede che le liste, ormai marcescenti, sono fonti di miasmi (l'acqua che ha causato l'allagamento proveniva dalle fognature) e costituiscono luogo di rifugio per topi, nonché possibile fonte di infezione per coloro che devono operare negli archivi. Emanano inoltre forti odori sgradevoli che si propagano sino all'ingresso degli uffici". Se ne chiede pertanto con urgenza l'autorizzazione alla distruzione in ragione di motivi sanitari "che investono anche eventuali responsabilità - si legge ancora nella lettera - derivanti dal rispetto delle norme in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro".
Dunque, se capisco bene l'estate scorsa le fogne sono esondate riempiendo gli archivi di liquame maleodorante e ratti. Gli impiegati per 6 mesi hanno resistito stoicamente alla situazione finchè a gennaio il Tribunale "chiede con urgenza l'autorizzazione alla distruzione in ragione di motivi sanitari" casualmente proprio quando la giunta parlamentare ha fatto richiesta delle schede.
Se è vero che a pensar male si fa sempre bene...
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