alla ricerca della verità

venerdì 9 febbraio 2007

TG Pentagono

WASHINGTON - Dopo la commissione sull'11 settembre, ora anche il Pentagono conferma che erano «inconsistenti» le prove del legame tra Saddam Hussein e i terroristi di Al Qaeda, uno dei motivi (insieme alla presunta esistenza di armi irachene di distruzione di massa) con i quali il presidente americano George W. Bush ha giustificato la guerra in Iraq.
Il rapporto di Thomas Gimble, direttore generale del dipartimento della Difesa, dice però che i rapporti dell'ex consigliere del Pentagono Douglas Feith, uno dei falchi dell'ex segretario della Difesa Donald Rumsfeld e del suo vice Paul Wolfowitz (ora direttore della Banca mondiale, quello beccato nei giorni scorsi in moschea con le calze bucate), secondo i quali la Cia sottostimava la probabilità di un legame tra Saddam e Al Qaeda, erano «inappropriati, ma non illegali». Ma proprio in base a questi rapporti, Rumsfeld, da sempre convinto della necessità dell'invasione dell'Iraq, vinse la resistenza delle «colombe» dell'amministrazione Bush e ottenne l'approvazione del presidente per dare il via alla guerra. Senza dimenticare che furono gli stessi rapporti a convincere il Congresso ad approvare la missione in Iraq. Il gruppo di Feith nel luglio 2002 rese noto il rapporto «Iraq e Al Qaeda: ecco le prove».
(dal Corriere della Sera)

Pare che in un comunicato ufficiale il Pentagono abbia anche tenuto a precisare che l'acqua è particolarmente umida e che la terra gira intorno al sole.

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