alla ricerca della verità

venerdì 2 marzo 2007

si avvicina il 5 marzo

finalmente l'abolizione dei costi di ricarica, una (e sottolineo UNA) cosa portata a termine da questo Governo, sono riusciti a trovare l'Unione e si sono mossi a fianco dei cittadini che li hanno eletti. bravi!

no, ma... un momento!
qualcuno ha fatto i conti senza l'oste, che stavolta è quadruplice, o il decreto è stato scritto "a capocchia di spillo"? quindi: dolo o colpa grave?
al momento non è dato sapere ma le 4 compagnie di telefonia mobile presenti in Italia sono riuscite a trovare diverse vie per aggirare il decreto.

WIND, ad esempio, interpreta il decreto in modo originale, stabilendo che gli utenti con una vecchia offerta prepagata pagheranno comunque il costo di ricarica, sia che utilizzino le vecchie ricariche indicanti i costi, sia che acquistino le nuove senza costi di ricarica. quindi, secondo Wind, bisogna cambiare il profilo tariffario se si vuole usufruire del vantaggio di non pagare i costi di ricarica. per completare la sua politica commerciale Wind abolisce il taglio più piccolo di ricarica.

VODAFONE, invece, lancia due nuovi piani tariffari per ricaricabili: You&Vodafone e Vodafone Zero Limits. lo scatto alla risposta è passato dai 16 centesimi, applicati in tutte le altre tariffe per ricaricabili e abbonamento, a 19 centesimi, un aumento di circa il 19%!

TIM e 3 per ora non hanno segnalato alcun cambiamento nelle loro offerte commerciali per ricaricabili. già, per ora. si lasceranno dunque sfuggire questa ghiotta occasione o faranno nuovamente cartello con le altre 2 amate sorelle?

alla facoltà di economia insegnano un termine che diverrà presto desueto: competitors.


AGGIORNAMENTO delle 17.45:
la prima ad allinearsi al nuovo corso sarà 3, che già da oggi abolirà i costi di ricarica, senza ritoccare all'insù gli attuali profili tariffari. l'obiettivo è quello di tamponare il calo di introiti con un aumento del traffico.
a spingere i consumi ci prova anche TIM, che si adeguerà al decreto Bersani senza aumentare le tariffe ma introducendo una formula inedita: nuove ricariche «flessibili» di pochi euro ciascuna (taglio minimo 5 euro) che potranno essere incrementate, in qualsiasi momento, anche con un solo euro. quasi un «usa e getta».

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