Una volta si diceva "arrampicarsi sugli specchi" ora "vincere all'enalotto". Per scoprire l'assassino di Chiara Poggi gli inquirenti sono arrivati ad optare per l'uso dei satelliti, chiedendo aiuto agli americani. Questo delitto si sta trasformando in un romanzo di fantascienza: a 50 km da Garlasco c'è la base americana di Cameri, un obiettivo sensibile e dunque monitorato dal cielo. Pertanto i carabinieri del Comando provinciale di Pavia (ed il pm Rosa Muscio che ha approvato il tentativo) pensano che su di essa l'occhio satellitare potrebbe essersi fermato proprio quel giorno, proprio nell'arco orario (9-12) dell'omicidio.
Nell'articolo che appare sul Corriere della Sera si legge: "I satelliti Usa -specie quelli sofisticati di ultima generazione che la Difesa sta sperimentando in funzione antiterroristica- hanno capacità decisamente avanzate sia nella ripresa delle immagini, sia nella loro definizione. E se lo zoom di un satellite spia americano quella mattina avesse puntato sul territorio attorno all'aeroporto militare?".
Così giusto per dare una sbirciatina in giro, chissà mai che identifichi i ladri d'autoradio che infestano la zona intorno alla base. Ma questi satelliti sono gli stessi che non sono riusciti a trovare Bin Laden nel deserto afgano?
Dalla fantascienza al ridicolo. "Sappiamo che trovare un dettaglio utile seguendo la via satellitare sarebbe come vincere all'enalotto" ammette un ufficiale dei carabinieri. "Anche perché -prosegue il graduato- non è che i satelliti registrano tutto e tutti in tempo reale e poi conservano i dati. Non è così facile. Ci vuole una fortuna sfacciata e non possiamo dire di puntarci molto, è chiaro. Ma non si sa mai".
Già, perchè provare non costa niente...
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