dove? in Italia è ovvio!
quindi, una volta cancellati i costi aggiuntivi sulle ricariche (dal 5 marzo!), è lecito attendersi un aumento delle tariffe telefoniche. certo perché altrimenti si provocherebbe una crisi del mercato e le 4 sorelle delle tlc ne soffrirebbero e questo non va bene, siamo buonisti.
diciamolo: il Governo ha fatto una cazzata con il decreto sulle liberalizzazioni. già perché il provvedimento è nato dopo l'approvazione della legge Finanziaria che prevede le entrate e le uscite di stato ed enti locali per l'anno in corso e non ha previsto dunque il mancato introito di IVA e altre tasse che lo Stato incassava sui proventi dei gestori mobili grazie ai costi di ricarica che sono intorno a 1,3 miliardi di €.
la mancata entrata rischia di far saltare conti già precari, ma il ministro dell'Economia ha voluto tranquillizzare il Parlamento con una relazione tecnica: non ci saranno meno entrate perché i consumi telefonici aumenteranno.
traduciamo dal politichese alla lingua del volgo: (non solo) la gente spenderà in traffico quello che risparmierà in costi di ricarica (ma anche) i gestori aumenteranno le tariffe dei cellulari.
e qui casca l’asino (o il Governo, a scelta): il provvedimento di abolizione dei costi aggiuntivi è nato per fare risparmiare i consumatori e l'Authority delle tlc ha già promesso che vigilierà perché non ci siano aumenti delle tariffe dei mobili.
le 4 sorelle però sono ferme sulle loro posizioni perché, secondo loro: “senza i costi delle ricariche le tariffe italiane sono tra le più basse d'Europa!”.
2 commenti:
ma le TLC non sono mica 3... e non mi risultano sorelle...
dimostrazione pratica che compiere gli anni non ha migliora il Q.I.
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