Mastella ha mandato gli ispettori, la gente s'indigna e c’è sempre chi la fa franca. eppure il colpevole è sotto gli occhi di tutti. e come nei migliori film americani non è l’accusato numero uno. il vero criminale, quello che andrebbe arrestato, condannato e vilipeso è Alessio Sundas, l’agente pubblicitario dell’omicida.
è “la fervida mente moderna di Alessio" (così lo definisce il Corriere della Sera!) ad aver partorito e messo al mondo l’idea di una linea di accessori firmati Ahmetovic (Marco Ahmetovic è il rom responsabile della strage di Appignano, dove ubriaco alla guida del suo furgone uccise 4 ragazzini).
“La mia -ha ribadito Sundas- è una scommessa. Quella di fare di un assassino, di cui comunque non sono stato il complice, una star. Non me ne vergogno, è il mio lavoro”.
dunque il fervido Alessio non si vergogna, dopotutto non è stato complice di Ahmetovic, quindi perchè non organizzargli anche qualche serata in discoteca e la registrazione di un video musicale. e dov’è finita l’etica?
ah già, dimentico della lezione impartitami ai tempi dell’università: “l’etica è spesso e volentieri un mero scudo dietro cui le aziende si riparano per giustificare le proprie perdite in bilancio”.
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