sagge parole?
la situazione reale della scuola nello stivale ce la fornisce un'accurata ricerca del ministero della Pubblica Istruzione. l'Italia e la scuola che cambia, sempre più multietnica - in media il 5% degli studenti è straniero - ma ancora molto lontana dai paesi europei come l'Inghilterra dove è nato altrove quasi il 20 per cento degli alunni e persino della Grecia dove 1 su 10 arriva dall'estero.
ovviamente c’è un rischio: ”quello delle scuole ghetto, considerate di serie B per la presenza di immigrati e dove gli italiani non vogliono andare. è un problema reale e serio -dice il sottosegretario Letizia De Torre- ed è per questo che abbiamo dato l'allarme e chiesto ai direttori regionali che vigilino e lavorino affinché non si creino scuole o classi di soli immigrati”.
(…)
“Perché la scuola è la palestra della società dove si cominciare a conoscere l'altro, dove può avvenire il primo scambio tra culture diverse preparandosi per il mondo di domani”.ma vediamo nel dettaglio il melting pot all'italiana: gli studenti stranieri ora sono 500mila e arrivano sempre più dall'est. parole che vogliono dire 70mila albanesi, 60mila marocchini, 52mila romeni nelle scuole italiane.
"in media" gli stranieri rappresentano il 5% per cento della popolazione scolastica, questo vuol dire: al nord si arrivano a punte record del 10% (Emilia Romagna) o dell'8% (Lombardia) mentre al sud siamo all’1% (Campania).
la statistica, come il giornalismo, dà sempre una mano a fare di tutta l’erba un fascio. e sarà proprio per colpa di questi fasci che i genitori italiani non vogliono mandare i propri figli in scuole frequentate da immigrati?
son dunque tutti padri e padroni fascisti che votano Prodi per poter soddisfare le loro voglie masochiste?
”gli studenti stranieri faticano, spesso arrivano in classe a metà anno e non conosco l'italiano, e vengono bocciati più degli italiani: 20% contro il 15%. alunni la cui frequenza scolastica diminuisce con l'aumentare dell'età e che se arrivano alle superiori scelgono sempre più spesso istituti tecnici rispetto al liceo”.
se uniamo questa semplice verità alla saggezza popolare: “chi va con lo zoppo impara a zoppicare”, la risposta è bell’e pronta.
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