la presenza della Chiesa Cattolica in Africa è davvero forte.
a Baidoa (Somalia) un sacerdote cattolico ruandese, Padre Athanase Seromba, è stato condannato a 15 anni di reclusione dal tribunale penale internazionale di Arusha.
i delitti sono gravissimi: genocidio, crimini contro l’umanità, sterminio.
la colpa più grave: aver attirato almeno 2000 tutsi nella sua cattedrale con il pretesto che li avrebbe salvati dai massacri organizzati dalle bande omicide hutu.
poi, mentre loro pregavano, ha chiuso a chiave le porte della chiesa, ha ordinato all’autista di un bulldozer di abbattere l’edificio mentre gli assassini sparavano e lanciavano granate dalle finestre.
il meglio però deve ancora venire: Seromba era poi scappato e con la copertura di amici preti e delle gerarchie vaticane si era rifugiato a Prato, aveva cambiato nome (padre Anastasio Sumbabura) e continuava a officiare messa come se nulla fosse accaduto.
Ratzinger, in Africa c'è ancora molto da fare, non credi che pensare solo a vietare l'uso dei preservativi sia quantomeno limitante?
Nessun commento:
Posta un commento